Natale è alle porte e la corsa ai regali si fa più frenetica! Ma per chi è in crisi di ispirazione, la soluzione c’è: si può fare un bel giretto al bazar di Istanbul.
Dite che è un po’ fuori mano? Anche per questo niente paura. Ci si può arrangiare con una bella partita a Istanbul di quel geniaccio di Rudiger Dorn, già autore di Goa e di altri bellissimi giochi.
Ho acquistato Istanbul in occasione della PLAY di Modena, quando il titolo è stato presentato in anteprima allo stand di Asterion Press. Uno degli acquisti migliori che ho fatto. Niente da dire, si tratta di un gran bel gioco di collezione oggetti e piazzamento lavoratori con un sapiente mix tra capacità strategica ed elementi casuali (le carte bonus, il posizionamento erratico del Governatore e del Contrabbandiere).
Per chi volesse approfondire il regolamento di Istanbul può dare un’occhiata all’anteprima che scrissi per Gioconomicon nel maggio scorso. E presto sarà pubblicata anche una più completa recensione con le mie impressioni dopo parecchie partite all’attivo.
E che Istanbul sia davvero un bel gioco non lo dico solo io. Quest’anno ha vinto il Kennerspiel des Jahres, ossia l’oscar dei boardgame per la categoria “esperti”. Mentre Camel Up (vincitore della categoria principale) è, a mio parere, una mezza delusione; i giurati non hanno sbagliato con Istanbul, che ha sbaragliato una concorrenza davvero temibile: Concordia di Mac Gerdts (altro gioiello ludico) e Rococò del trio Cramer/Malz/Malz.